Come vengono nutriti i bovini da carne
Nellallevamento
del bovino da carne è possibile distinguere tre grandi regimi alimentari:
la produzione del cosiddetto vitello a carne bianca, lallevamento estensivo
e quello confinato.
Nella cosiddetta produzione a carne bianca, dopo liniziale assunzione
del colostro materno, attraverso lallattamento, lanimale viene
alimentato con latte artificiale, apportando quote crescenti di proteine,
grassi vegetali e carboidrati, fino a quando il vitello raggiunge il peso
giudicato opportuno per la macellazione.
Lalimentazione lattea viene integrata con cereali e vegetali a fibra
lunga. Lallevamento estensivo è basato, soprattutto nel periodo
estivo, prevalentemente sul pascolo. Pochi mesi o alcune settimane prima della
macellazione, lanimale viene portato in stalla ed alimentato con forti
razioni di foraggi (fieni ed insilati) e mangimi concentrati. Questa fase
finale viene chiamata tradizio nalmente di finissaggio. Lallevamento
confinato invece è caratterizzato da forme di stabulazione più
o meno libera e da una alimentazione equilibrata sulla base della tipologia
e delletà dellanimale, basata sul mais integrale ed apporti
di proteine vegetali, vitamine e sali minerali.
Questa tipologia di allevamento confinato è di gran lunga quella più
utilizzata in Italia, e questo vale sia per bovini nati nel nostro Paese,
sia per quelli importati (da Stati membri dellUnione Europea, o da
Paesi Terzi ) dopo lo svezzamento. I mangimi concentrati sono, in genere,
composti da diverse materie prime: granaglie variamente lavorate, residui
dellestrazione di olii di semi (in particolare farine di soia, colza,
arachidi, girasole), leguminose da granella, vegetali disidratati. I mangimi
concentrati possono essere opportunamente integrati con minerali e vitamine.
Sono assolutamente vietate le farine proteiche di origine animale (Decisione
94/381 e Decisione 2001/25 dellU.E.), con lesclusione dei
prodotti lattiero caseari.
Il valore nutritivo della carne bovina
Da quanto si è fin qui detto risulta evidente che la composizione chimica della carne può variare in funzione delle diverse caratteristiche di alimentazione e allevamento, di macellazione e sezionamento, di conservazione e distribuzione, nonché di altri elementi che possono essere considerati propri del singolo animale. La carne bovina in quanto prodotto destinato allalimentazione va intesa come quella parte del corpo dellanimale che è composta dai muscoli dal grasso e dal tessuto connettivo, dal sistema sanguigno e linfatico e nervoso e diviene commestibile dopo la macellazione dellanimale e le conseguenti modificazioni chimico fisiche dovute alla frollatura. Volendo con lo stesso termine si possono intendere anche le Come vengono nutriti i bovini da carne N D cosidette frattaglie (cervello, fegato, cuore, reni, polmoni, rumine ecc.) parti che però hanno ciascuna caratteristiche nutrizionali e di consumo ben diverse. Al pari di molti altri alimenti, lacqua è il costituente principale della carne fresca (circa tre quarti) mentre un 25% è dovuto a sostanza secca costituita per il 70 90% da sostanze azotate, proteiche e non proteiche. Le sostanze non azotate più importanti sono i lipidi e le vitamine liposolubili. Per quanto riguarda i carboidrati, assai bassi, il più importante di essi è il glicogeno che durante la frollatura si trasforma prevalentemente in acido lattico. Deve invece essere considerato buono il contenuto di macroelementi come fosforo, sodio, potassio e calcio, e di microelementi di cui il ferro è il rappresentante principale.
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